L’analisi e l’interpretazione dei dati raccolti sono il primo passo verso la corretta fruibilità dei risultati ottenuti. Un numero “lasciato a sè” risulta inutile e incomprensibile; una corretta contestualizzazione e valutazione in relazione sia ai parametri condizionali in cui viene acquisito, sia agli altri dati ne permette un arricchimento di significato utile all’interpretazione, caratterizzazione e valutazione dell’oggetto analizzato. A tale scopo si sviluppano algoritmi specifici che trasformino, correlino e talvolta visualizzino i dati al fine di rendere semplice e autimatica l’interpretazione finale.
Ma l’analisi non è tutto; una volta ottenuti i risultati spesso nasce l’esigenza di fruibilità per renderli accessibili ad un più ampio pubblico, siano essi operatori di settore, collaboratori e dipendenti o “semplici” visitatori di un sito internet. Per questo vengono preparate piattaforme e frameworks per la fruibilità, sviluppati appositamente per rendere leggibili e “usabili” i dati analizzati e interpretati; che si debba diffonderli su supporti fisici – dal cartaceo al CD-ROM – in una rete interna aziendale o, per una più ampia visibilità, sul web, verrà scelto l’interfaccia e la tecnologia più appropriata.